La si può chiamare panzanella o pan bagnato ed è diffusa nelle campagne fiorentine, senesi e giù fino all’Umbria. Non moto gradita sulla costa.
la ricetta è antica e con il tempo ha subito variazioni. Come le altre ricette a base di pane è nata per non buttare via il pane ed era un piatto freddo indicato per l’estate.
La ricetta originaria prevedeva solo del pane secco lasciato ad ammollare, cipolla rossa tritata fine ed il condimento di sale olio e aceto.
Il Bronzino ha lasciato delle rime nelle quali spiega che era e lui gradita anche la “porcellana” ovvero la portulaca, erba spontanea acidula che non incontra più il gusto moderno.
Il Bronzino, e con lui tutte le ricette antiche, non fanno menzione del pomodoro semplicemente perchè non era stata ancora scoperta l’America.
Vi voglio descrivere due ricette e dare alcuni accorgimenti.
Ricetta tradizionale
Ingredienti
- Pane toscano secco
- Acqua
- Basilico
- Cipolla rossa
- Pomodori
- Sale
- Olio
- Aceto
Ricetta di casa mia
Agli ingredienti sopra citati si aggiungono
- Alcuni filetti di acciughe
- Una manciata di capperi
- Una manciata di olive
- Cetriolo
- Origano
Procedimento
Spezzare il pane e tenerlo per circa 15 minuti a bagno quindi sbriciolarlo in una terrina ed aggiungere tutti gli altri ingredienti. Per ultimo condire ed aggiungere le foglie di basilico.
A casa mia viene fatta in anticipo e lasciata riposare un po’ in frigorifero.
Accorgimenti
Il pane deve essere rigorosamente toscano, con una bella crosta e mollica soffice, meglio se insipido
Il pane deve essere ben secco altrimenti più che una panzanella si otterrà una pappa
Lasciare la crosta, è gradevole sentire ogni tanto sotto i denti un pezzetto di maggiore consistenza
Un bel vinello leggermente frizzante o un rosato sono abbinamenti perfetti.